Possedimento normanno assegnato in feudo nel 1059 a Roberto il Guiscardo da papa
Nicolò II. Nel 1088, morto Roberto il Guiscardo, venne di fatto diviso
nel ducato di Puglia e Calabria, retto da Ruggero Borsa, cui succedette
Guglielmo, e nel principato di Taranto di cui fu signore, sebbene senza
investitura formale, Boemondo I d'Altavilla che lo trasmise poi a Boemondo II.
Nel 1127 Ruggero II d'Altavilla ereditò e riunificò i due
possedimenti accorpandoli ai beni dei conti di Sicilia. Nel 1136 il ducato fu
assegnato in feudo dal papa a Rainolfo di Alife. In seguito Ruggero II
riuscì a riconquistarlo e il ducato entrò definitivamente a far
parte del Regno di Puglia e Sicilia, di cui Ruggero II era divenuto re nel
1130.